Non c’è nulla di concettuale nelle mie opere.
Fin da piccola sono stata affascinata da storie malinconiche dal sapore grottesco. Il film “Edward mani di forbice” di Tim Burton ha molto segnato la mia vena artistica, soprattutto nel primo periodo in cui figure longilinee e non del tutto umane caratterizzano la mia prima serie intitolata “Le favole adulte”, 2009.
Nei miei lavori c’è una sorta di narrazione, la volontà di raccontare una storia, spesso triste ma colma di sentimenti.Clelia Catalano